Pensiero rossonero....

Stagione in archivio... lo dico quasi con un senso di sollievo.
Ora che l'unico obiettivo rimane la salvezza, e un minimo di faccia da salvare partita per partita, possiamo finalmente considerarci fra quelli che tutto sommato non sono messi male.
Il campionato del Milan si giocherà a bocce ferme, quest'estate, quando forse si rivedranno ruoli in società, le strategie di mercato e un bel repulisti (speriamo) di gente senza anima.
Su Seedorf inizio a farmi delle domande, dopo aver visto Zapata e Rami in panchina e Mexes in campo... quello che ha visto a Udine non gli è bastato?

Giocare male e fare punti... quanto meno rispettare la media inglese. Se questo è il nuovo diktat della società, i ragazzi l'hanno preso in parola.
Personalmente alla vigilia avrei firmato per il pari, e quindi mi posso dire soddisfatto. In altre occasioni abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo, ieri abbiamo sofferto e alla fine ci è andata bene. Difesa imbarazzante e attaccanti biancoazzurri poco lucidi, poco fortunati o forse troppo increduli di fronte a certi regali della nostra allegra retroguardia. Per chi era abituato a Baresi, Maldini, Nesta e Thiago Silva lo spettacolo è davvero deprimente.
In fase di attacco solo sporadiche fiammate, e conto pari con la dea bendata: la botta di culo che ci ha portato provvisoriamente in vantaggio sul cross di Kakà, l'abbiamo scontata col palo pieno di Balotelli.
In sostanza partita brutta, due squadre visibilmente in difficoltà, Lazio che però ha dato la sensazione di essere più avanti nella terapia.

Da TMW: Dalle pagine del quotidiano Libero, nel corso del suo consueto editoriale, Luciano Moggi ha criticato apertamente l’operato di Adriano Galliani e di Clarence Seedorf. Ecco le parole dell’ex direttore generale della Juventus: "Galliani è andato bene fino a quando Berlusconi non ha lesinato moneta, appena si è chiusa la cassaforte della famiglia ha dimostrato i suoi limiti fallendo miseramente, sino a presentare il Milan di oggi senza né capo né coda. Oltretutto con un allenatore come Seedorf, che, venuto con grandi proclami, ha finito per accusare Allegri e chiedere la presenza in ritiro di Galliani. Due persone sbagliate per il posto che occupano".

Beh, che dire... vista la situazione attuale del Milan è scontato che cani e porci possano sentenziare e criticare.
Però... ricordo parole del tipo "Da oggi il mondo del calcio non è più il mio mondo..." chi l'ha detto, Galliani?
E poi i soldi di Berlusconi... oddio non mi sembra che Moggi abbia fatto grande il Pizzighettone scovando talenti in terza categoria. Moggi è quello che ridacchiava sul nome di Kakà quando Galliani l'ha portato via pagandolo come un giocatore normale, poi forse si sarà mangiato i gomiti per cinque anni... ma adesso è ovvio, criticare il Milan è come sparare sulla Croce Rossa...

Sorpresa !!!

La vittima preannunciata della tremenda vendetta per le presunte ingiustizie dello scorso anno, rigioca lo stesso scherzo alla Viola allontanandola dal sogno Champions. Non a proprio vantaggio però, questa volta... e se Dio vuole, senza recriminazioni scandalizzate. Anzi, addirittura col dubbio di un rigore in meno e forse un paio di cartellini gialli non proprio necessari... vabbè, quisquilie.

Non che il Milan abbia fatto cose straordinarie, per carità: ha sfruttato due situazioni da calcio piazzato e ha avuto il merito di non sfilacciarsi in fase difesiva, come fa di solito invitando a nozze gli attaccanti avversari. Per altro ha mantenuto un sostanziale equilibrio nelle occasioni e nella gestione del gioco. Una discreta prova, insomma... di questi tempi è già qualcosa, anche se Montella (aspettarsi i complimenti era davvero un po' troppo...) ha detto di non aver visto un Milan superiore alla Fiorentina... e lì mi sono chiesto.... ma se la quarta in classifica gioca in casa contro la dodicesima, chi è che deve dimostrare la propria superiorità? Mah....

Giusto invece ricordare le assenze per infortunio che hanno penalizzato la Fiorentina... è capitato anche a noi e riconosco che due-tre infortuni nello stesso ruolo metterebbero in difficoltà chiunque.

Il vecchio Gio, 27/03/2014 17:13:

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Sorpresa !!!

La vittima preannunciata della tremenda vendetta per le presunte ingiustizie dello scorso anno, rigioca lo stesso scherzo alla Viola allontanandola dal sogno Champions. Non a proprio vantaggio però, questa volta... e se Dio vuole, senza recriminazioni scandalizzate. Anzi, addirittura col dubbio di un rigore in meno e forse un paio di cartellini gialli non proprio necessari... vabbè, quisquilie.

Non che il Milan abbia fatto cose straordinarie, per carità: ha sfruttato due situazioni da calcio piazzato e ha avuto il merito di non sfilacciarsi in fase difesiva, come fa di solito invitando a nozze gli attaccanti avversari. Per altro ha mantenuto un sostanziale equilibrio nelle occasioni e nella gestione del gioco. Una discreta prova, insomma... di questi tempi è già qualcosa, anche se Montella (aspettarsi i complimenti era davvero un po' troppo...) ha detto di non aver visto un Milan superiore alla Fiorentina... e lì mi sono chiesto.... ma se la quarta in classifica gioca in casa contro la dodicesima, chi è che deve dimostrare la propria superiorità? Mah....

Giusto invece ricordare le assenze per infortunio che hanno penalizzato la Fiorentina... è capitato anche a noi e riconosco che due-tre infortuni nello stesso ruolo metterebbero in difficoltà chiunque.

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Tu ricordi, giustamente, le assenza per infortunio, io, invece, voglio ricordare chi non è infortunato ma è mancato lo stesso. Parlo di Matri ( riprendetelo!) e Cuadrado su tutti.
Detto questo, il nostro campionato non ha più senso, i giocatori pensano solamente alla finale di Coppa italia e si vede.

bernacca1, 28/03/2014 14:21:

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Tu ricordi, giustamente, le assenza per infortunio, io, invece, voglio ricordare chi non è infortunato ma è mancato lo stesso. Parlo di Matri ( riprendetelo!) e Cuadrado su tutti.
Detto questo, il nostro campionato non ha più senso, i giocatori pensano solamente alla finale di Coppa italia e si vede.

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Se il vostro campionato non ha più senso, figurati il nostro .
Ormai puntiamo solo a una comoda salvezza...
Matri... diciamo che per nostra fortuna si è "confermato". Lo temevo particolarmente anche perchè contro di noi ha segnato sempre, col Cagiari e con la Juve... ero contento quando l'abbiamo preso, anche solo per questo.
Per gli altri, da Cuadrado in poi, potrebbe essere un problema di riflesso: quando hai l'infermeria piena non puoi nemmeno permetterti il lusso di lasciare fuori chi non è in condizione....

Ho battibeccato un po’ con un mio compagno di tifo, per aver sostenuto che il Genoa ieri sera avrebbe meritato almeno il pareggio. Perché, a differenza del mio amico, per valutare meriti e demeriti me ne frego degli episodi e guardo lo svolgersi del gioco. Ho visto un ottimo avvio del Milan, ma anche forse il solito rilassamento post-vantaggio che ha consentito ad un ottimo Genoa di reagire con impeto e per lunghi tratti far ballare la nostra sempre improvvisata, anche se ora un po’ più attenta, difesa.
Il contropiede non è fra le nostre armi migliori, ma ieri ha funzionato e anche il buon Keisuke è entrato nel giro dei marcatori.
Verso il finale, evidentemente il Dio del calcio ha ritenuto che il Genoa non meritasse la beffa che noi abbiamo subìto in una simile situazione contro la Juve a S. Siro, e dalla solita palla inattiva è nata la buffa carambola traversa – schiena di Abbiati che ha regalato al Genoa il meritato gol della bandiera e al Milan un finale da brivido.

Sarò breve: festeggiamo la salvezza matematica e la seconda vittoria poco convincente. Come e forse più del Genoa, il Catania meritava il pareggio.
Speriamo che il gioco migliori perchè dopo il Livorno (che già non sarà una passeggiata) ci aspettano Roma e Inter.

In certe trasmissioni ho sentito definire il Milan di venerdì sera "imbarazzante". Allora... un conto è dire che il Milan, per la sua storia e il suo prestigio, è imbarazzante da inizio stagione... ma se consideriamo il Milan di quest'anno, la partita dell'Olimpico è stata precisa precisa come da copione. La Roma è oggettivamente più forte del Milan, giocava in casa e ha giustamente (e prevedibilmente) preso l'intera posta. Vero che il Milan a De Sanctis ha inviato solo un paio di passaggi, ma è altrettanto vero che parliamo non a caso della miglior difesa del campionato. E cinque partite positive, con vittorie occasionali e non sempre espressione di superiorità, non trasformano questa armata Brancaleone nel Milan di Van Basten.

Per motivi stavolta più ambientali che tecnici, vedo i ragazzi sfavoriti anche nel derby... anche se considerando che, calendario alla mano, l'EL è praticamente un miraggio (a Bergamo è durissima per tutti), forse la magra consolazione di una stracittadina vinta è rimasto l'ultimo obiettivo, complicato ma possibile.

Partita noiosa in cui, come all'andata, un episodio ha spezzato l'equilibriio.
Vittoria non esaltante, ma legittimata da qualche iniziativa in più rispetto ai nerazzuri e dalla traversa piena centrata da Kakà con un bel tiro da fuori. D'altra parte toccava al Milan fare la partita, visto che giocava "in casa" e doveva tenere acceso un barlume di speranza (a patto che pareggino Lazio e Verona) per quella Europa League che i nerazzurri si sono già praticamente assicurati.
Alla prossima, un'altra "finale" e un'altra nerazzurra di fronte. A Bergamo sarà dura, ma bisogna approfittare degli scontri diretti delle altre.

Evidentemente l’Europa non era nel destino del Milan.
Per carità, non che a Bergamo si sia visto un Milan motivato e cattivo come avrebbe dovuto essere. Per altro l’Atalanta, senza particolari obiettivi da inseguire, ha disputato un’ottima gara impegnandosi come la lealtà sportiva richiede … ma tra le altre cose, i due pali centrati in pieno da Balotelli e lo splendido jolly pescato da Brienza nel finale (del resto col pareggio cambiava davvero poco…) l’hanno detta lunga sulla posizione presa dalla giustizia divina. Peccato, perché dagli altri campi c’erano tutte le X al posto giusto.
In questi casi, di solito, i tifosi si consolano pensando che dal fondo si possa solo risalire, si mettono in attesa di quello che è così di moda chiamare “progetto” per la prossima stagione e sperano in un assalto a testa bassa agli obiettivi nazionali, con una squadra seria e ben costruita per spezzare la dittatura bianconera approfittando proprio dell’assenza di altri impegni.
Ma è difficile farlo con una dirigenza che spiattella un’incoerenza dietro l’altra.
Lo dicevano tutti, ed era scontato, che a Seedorf (come a Leonardo, a suo tempo) mancasse l’esperienza. Dovrebbe essere altrettanto scontato che se comunque decidi di seguire questa strada devi dargli il tempo di crescere. Cosa si aspettavano da lui più di quello che ha fatto? Da quando è arrivato sarebbe terzo in classifica. Ok, con qualche vittoria risicata o poco meritata, ma lo stesso si può dire delle sconfitte. Lasciamolo sbagliare e vediamo come si corregge. Niente da fare… è già iniziata la lotteria dei nomi tra cui emerge quello di Pippo Inzaghi. Perfetto, così bruciamo pure lui. Manco avessimo Zamparini al comando.
Si pensa a Casa Milan, alle maglie gialle, agli investitori esteri, al brand… quello che si fa in campo è diventato l’ultimo dei pensieri. E non è che la new generation (BB) faccia sperare molto in una sterzata. Anzi…
Con tutta la riconoscenza a questa società per le vittorie passate, da tifoso spero solo in un drastico e risolutivo cambio di gestione. Fossero state vere le voci sul ritorno di fiamma di Ferrero sarei stato davvero contento, mi dispiacerebbe vedere sceicchi o occhi a mandorla a Milanello, ma piuttosto che questo caos…

Pronti, via. Una nuova estate di mercato… inteso come calcio-mercato, ma anche come luogo caotico e disordinato dove ognuno grida quello che gli pare.
Da qualche anno, come quasi tutti i miei compagni di tifo, sono deluso e rassegnato alla decadenza di una società che in passato è stata un esempio di efficienza e organizzazione, e ora sembra in balìa dei cambi d'umore di una zitella acida in menopausa.
Fino all’anno scorso le nefandezze extra campo erano compensate, almeno ogni tanto, da qualche buona prestazione della squadra… quest’anno poca roba anche in questo senso, la classifica canta.
Come è noto la Juve si è costruita uno stadio, adesso ci gioca e ci vince. Non sarà un caso che invece noi ci siamo costruiti un museo.
Questione di mentalità, di obiettivi… loro hanno voluto un posto dove giocare, noi uno dove guardarci allo specchio.

Non ho mai desiderato un profilo Twitter quanto ieri, quando ho letto le parole di Bonera a proposito del litigio con Amelia: “Provate voi ad immaginarvi una vita costantemente sotto i riflettori (Avesse parlato CR7… n.d.r.) , una vita senza spazi privati e piena di falsità, poi fatemi sapere!!!”



Prova tu ad immaginarti una vita con 1200 euro al mese dopo 30 anni in fabbrica, poi fammi sapere!!!

Cocciante ha ragione.
Premetto che ovviamente da tifoso rossonero spero di essere clamorosamente smentito dai fatti, ma ormai la fiducia nell’operato di questa società è precipitata molto sotto allo zero, e tra tutte le ipotesi avanzate temo che per l’ennesima volta abbiano scelto la peggiore. Capiamoci, non parlo per sfiducia in Superpippo, che sarà sicuramente un ottimo tecnico, ma mi riferisco all’indecifrabile linea di comportamento della dirigenza. Scusate se mi ripeto, ma la sensazione che prevale è di essere passati dall’organizzazione maniacale alla più disordinata e anarchica improvvisazione. L’allontanamento di Seedorf rimane un mistero. Sembrava che per una santa volta si fosse abbracciato un progetto, si stessero gettando delle basi per il futuro… macchè, troppo bello. Personalmente mi ero armato di pazienza , perché so che quando una cosa è in costruzione non può girare a mille da subito… mi aspettavo un resto di campionato da lotta salvezza per poi ripartire con le idee del nuovo tecnico, ma va bene così. Invece arriva Clarence, prende il Milan fresco di figuraccia col Sassuolo e dodicesimo in classifica, e lo piazza al terzo posto nella classifica parziale del girone di ritorno. Niente male per uno privo di esperienza. Che cosa si aspettavano?
Mi spiace dirlo, ma il Milan non è più in grado di creare i Sacchi, i Capello e gli Ancelotti. Qui adesso gli allenatori si bruciano. Avanti un altro.

Ho accolto con una risatina la notizia dell'esclusione dall'Europa League del Parma a favore del Torino. Entrambe le squadre riscuotono le mie simpatie, ma una volta fuori il Milan dall'EL, non nascondo di aver avuto una preferenza per il Toro. E agli analisti della moviola, che l'anno scorso ci hanno crocifissi per questo terzo posto immeritato, vorrei ricordare che il Parma ha chiuso con un solo punto più del Milan, battendolo nello scontro diretto di andata grazie ad una punizione di Parolo battuta "rubacchiando" la bazzecola di una dozzina di metri sul punto da cui doveva essere eseguita.
Bazzecole, appunto.
Pensavo solamente che con un gol in più al Sassuolo, per esempio il palo di Balotelli, il Milan si sarebbe trovato al posto del Toro... e già immagino il Bonolis di turno che griderebbe al complotto

Non ho mai amato gli accerchiamenti e i linciaggi, ma devo dire che la questione Balotelli-mondiale mette a dura prova il mio innato istinto da avvocato delle cause perse.
Continuo a pensare che chi scarica su di lui tutte le colpe si sbagli o sia in malafede: Prandelli ci ha messo del suo, e forse qualcuno dei suoi compagni che cavalcano l’onda ne sta approfittando per far passare inosservate prestazioni almeno altrettanto deludenti. Parliamoci chiaro: una squadra di dieci leoni e un coniglio, agli ottavi in qualche modo ci sarebbe arrivata. Non è colpa di Balotelli se il Costa Rica (e non ho detto il Brasile…) si è permesso a tratti di nasconderci la palla e fraseggiare agevolmente a centrocampo.
Detto questo, il ragazzo è indifendibile perché se le va a cercare. E dimostra di essere anche poco astuto, sembra non accorgersi che il suo rapporto con i mass media lo sta distruggendo e continua a foraggiare i giornalisti con le sue prodezze fuori dal campo.
Mi sorprende che un “genio” come Raiola sottovaluti così gli aspetti di immagine della sua (una delle tante, per la verità…) gallinella dalle uova d’oro. Già tempo fa avrebbe dovuto fargli tagliare i ponti con i social network e imporgli di parlare solamente con i gol… perché se in campo delude, avrà sempre torto e ogni parola che scrive è un boomerang che gli ritorna indietro, soprattutto perché a livello dialettico non è sicuramente un pozzo di scienza. E allora… tacere e lavorare.
Il mio “pensiero rossonero” va a Galliani che in modo quasi patetico (ma non può fare altrimenti) si espone “eroicamente” contro tutti a difendere il suo patrimonio, sostenendo che è stato l’unico attaccante a segnare. Verissimo, ma parliamo di 1 gol 1 in tre partite… e lui era quello su cui erano riposte tutte le aspettative, ed è stato (credo) quello che ha avuto più minuti a disposizione. Povero zio Fester… gli toccherà fingere di essere felice di tenerselo senza ammettere che dopo un mondiale così nemmeno il Fanfulla gli farebbe più un’offerta…

Il vecchio Gio, 26/06/2014 13:06:

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Povero zio Fester… gli toccherà fingere di essere felice di tenerselo senza ammettere che dopo un mondiale così nemmeno il Fanfulla gli farebbe più un’offerta…

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Credo che Balotelli abbia ancora un gran bel mercato, come hai scritto tu stesso, non è il solo responsabile, e se vogliamo dirla tutta, se la sua entrata a gamba tesa per difendere nella nostra metà campo (intervento che spesso gli attaccanti si disinteressano dal fare) fosse stata giudicata con la stessa leggerezza del morso di Suarez, forse oggi discuteremmo di tutte altre cose ...
Resta il fatto che atteggiamenti come andare dal parrucchiere e farsi biondo, dopo poche ore dall'uscita dal mondiale fa innervosire chi ama il calcio vero, genuino.
Ma sulle qualità tecniche di Balo c'è poco da discutere ... su quelle tattiche forse qualcosa da rivedere c'è ...

Iturbe qua, Iturbe la.... 30 milioni, asta fra Milan e Juve...



ma parliamo di un Pallone d'Oro? Di uno che ha deciso il Mondiale?
No, di uno che il Mondiale l'ha visto in TV, ma ha fatto una buona stagione al Verona.

Secondo me ha ragione Pellegatti. Avevamo una validissima (e più economica) alternativa in casa (riscattare Taarabt) ma a qualcuno non piaceva "per il carattere" (dopo aver avuto in rosa Ibra, Cassano e Balotelli abbiamo paura di Taarabt???).
Adesso pare che il gettonatissimo Iturbe preferisca la Juve (che lo schiererà come attaccante esterno... molto esterno, diciamo oltre la linea laterale), benissimo, che ci vada. Spero che Galliani, visto che non fa altro che piangere miseria, non faccia altre offerte folli (se non per far salire il prezzo a Marotta) per un giocatore che nemmeno ci considera la sua prima scelta. C'è di molto meglio in giro.

Antonio Vitiello su Milan News:

QUESTIONE DI TESTA - Mastour sa di essere forte, conosce le sue grandi doti e col pallone può fare ció che vuole. Proprio per questo sarà ancora più importante che mentalmente impari a reggere le pressioni e soprattutto a gestire le fortune che la vita da giocatore gli ha concesso. Dipende tutto da lui, le potenzialità sono straordinarie. Un talento così cristallino va tutelato e gestito nei migliori dei mondi. Tra non molto, se tutto andrà per il verso giusto, di Mastour ne sentiremo parlare tanto. Sarà lui il futuro di questa squadra.

....Quale squadra? Il Chelsea, il Real o il Bayern?

Qui si parla di talenti futuribili dimenticando che già da tempo noi tifosi rossoneri quando ci troviamo in squadra un giocatore decente speriamo che resti tale e non diventi qualcosa in più... perchè appena il livello oscilla tra il buono e l'ottimo, questo finisce sul mercato.

Guardando la realtà rossonera, o almeno quello che trapela dalle cronache, e facendo un confronto con certe affermazioni e dichiarazioni che leggo qua e là, mi viene in mente questo patetico personaggio.
Rilevo l'ostentazione di una classe e di una grandezza che non hanno riscontro nei fatti, e non faccio del disfattismo per i (pur indicativi) risultati indecenti delle amichevoli in America, ma per come ormai da anni questa società si sta muovendo e comportando.
Tifosi e appassionati sono stufi di sentirsi raccontare che lo stipendio di Robinho blocca il mercato. Abbiamo appena finito di spandere merda per quella specie di ecomostro in ex area Fiera (ai tifosi la sede storica di via Turati andava benissimo) e poi non possiamo pormetterci quattro giocatori decenti per puntellare la squadra?
Qui qualcuno non ha capito che il marketing lo fai solo se vinci qualcosa ogni tanto.
Se abbiamo deciso di diventare una "provinciale" (ma con una sede bellissima!) va benissimo, ma almeno non sbanderiamo obiettivi di Champions che per salvare il blasone uccidono la dignità sportiva. Bambole, non c'è una lira... abbiamo speso tutto in alogene e specchi? Ok, dichiariamo di puntare ad una comoda salvezza, e finiamola di fare i grandi senza esserlo. Le ultime dichiarazioni sulla "linea verde" del resto la dicono lunga: non compriamo più campioni, forgiamo giovani talenti... per rivenderli alle grandi squadre, quelle vere.
Come le cosiddette "provinciali" fanno da quando esiste il professionismo

Cominciamo bene... se non altro per il risultato. Risultato che a mio parere non rispecchia l'andamento della gara, in cui per lunghi tratti è stata una davvero ottima Lazio a condurre la partita, e il Milan ha scoperto di essere capace di chiudersi e ripartire, anziché chiudersi e basta. O chiudere, rubare palla e iniziare un tour de force di settantadue passaggi per arrivare all'area avversaria. Alleluia. Bravo Pippo a fare di necessità virtù e trasferire sul campo in modo proficuo la grande verità che traspare dalla storia societaria: non siamo più una Grande Squadra. Basta guardarsi allo specchio. Giocare facile e pedalare.
Contenti sì, ma non esaltiamoci. Gli episodi e qualche spunto individuale hanno fatto la differenza e ci hanno premiati, se non oltre i nostri meriti, sicuramente oltre i demeriti della Lazio.
Sono entusiasta invece della prestazione del Faraone, tornato ai suoi livelli migliori (ma così a rischio mercato di gennaio ) e per il nostro nuovo portiere che nel suo repertorio, oltre al gol preso da 50 metri, ci mette il rimo rigore parato... tiro di Candreva un po' troppo morbido, ma ben angolato.

Solo un'ultima cosa, Pippo.... ti prego, Essien non farmelo più vedere...

Da dove comincio?
E’ davvero molto ma molto presto per fare considerazioni sulla classifica… però è bello trovarsi a quota 6 dopo due turni così impegnativi. Basti pensare che il Milan dello scorso anno a questi due avversari aveva strappato due miseri punticini (due pareggi 1-1 con la Lazio) in quattro partite.
Vecchi vizi… in difesa si improvvisa molto e quando si è attaccati il panico dilaga. Disimpegni incomprensibili, passaggi lunghi in orizzontale davanti all’area, errori che in seconda categoria si vedono difficilmente.
Davanti sintomi incoraggianti… ha ragione Pippo a dire che benvengano i parametri zero se sono come questo Menez. Bene anche Honda e Bonaventura. Peccato per El Shaarawy, che in una partita come quella di ieri si sarebbe divertito: soprattutto nel periodo di inferiorità numerica, quando c’erano ampi spazi per il contropiede, e lui sarebbe stato devastante.
Vittoria tutto sommato meritata, e mi spiace che anche un nostro grande ex come Donadoni, anziché ammettere sportivamente di non aver saputo approfittare della superiorità numerica, di un grottesco autogol regalato e di un finale col portiere zoppo, inneschi polemiche sterili sull’arbitraggio. L’espulsione di Felipe è stata sicuramente ingiusta, ma forse Acquah è stato “graziato” quando ha falciato Menez lanciato a rete con un colpo di kung fu… e sul rigore direi che Massa è stato un fenomeno, oppure molto fortunato… perché se ha punito, sbagliando, la spinta di Lucarelli (leggera e fuori area), ha indovinato il quasi invisibile sgambetto evidenziato poi dalla moviola.
A proposito dell'autogol, secondo me la colpa è più di De Sciglio che di Lopez. Il portiere secondo me aveva intuito la situazione da retropassaggio, e si stava portando fuori dallo specchio proprio per riceverlo...
Sabato sera arriva la Juve, e la nostra già ridicola difesa sarà pure in emergenza. Straordinari in vista per Muntari e De Jong…

Non ci sarebbe molto da dire… la Juve, come era risaputo, è palesemente superiore al Milan e l’ha dimostrato senza sudare più di tanto. Vittoria strameritata, e di misura solo nel punteggio.
Certo possiamo parlare di un Milan troppo rinunciatario, che non ha sfruttato nemmeno sul piano atletico il vantaggio di non aver giocato in settimana. Dal poco che si è visto, i tre davanti avrebbero potuto dare dei grattacapi a Buffon, se la squadra fosse stata in grado di innescarli in velocità. Invece c’era troppa paura, ed era anche giustificata viste le cinque pappine prese in due partite, pur vincendole. Qualcuno forse avrebbe preferito perdere 0-3 giocandosi la partita, ma sta di fatto che Pippo il punticino ha rischiato davvero di portarselo via. Sarebbe stato un furto dal punto di vista del gioco (non dimentichiamo il palo pieno di Marchisio), ma bastava che Abbiati aspettasse mezzo secondo a sedersi ed era fatta.
La Juve ha dominato soprattutto a centrocampo, dove ha sopperito alla grande all’assenza di Pirlo, mentre per noi quella di Montolivo pesa più del previsto, perchè Poli ancora non rende ai livelli dell’anno scorso e Muntari perde palloni a tutto spiano. De Jong canta e porta la croce.
Note positive: ottimo Zapata e sensazione di un attacco che, con avversari più abbordabili e se Torres si inserisce bene, potrà farci divertire.

Personalmente non sempre gradisco i cosiddetti “risultati positivi”. Spero almeno che lo spogliatoio rossonero non abbia recepito questo risultato come è avvenuto mediaticamente, complice il pareggio della Lazio che ci tiene al terzo posto, perché altrimenti davvero una sconfitta oltre ad essere strameritata sarebbe stata più salutare, avrebbe fatto capire che quando si parla di undici leoni in campo si intende essere come quelli là con la maglia rossoblù, che a tratti sembrava fossero 15 contro i nostri 11, sbucavano da tutte le parti. Non c’è molto da dire: questo ottimo Cagliari ci ha sovrastati soprattutto sul piano della velocità e dell’aggressività, ha creato occasioni da gol nitide, e solo per un po’ di fortuna e qualche buon intervento in difesa non abbiamo fatto la stessa figuraccia dell’Inter. Da parte rossonera, a parte la perla di Bonaventura, c’è stato davvero poco di positivo in questa partita… forse solo il giallo all’inguardabile Muntari che ci risparmierà di rivederlo contro il Palermo.
Pippo ha molto da lavorare, secondo me soprattutto a livello mentale… visti anche i punti persi a Empoli e Cesena.

Prima di tutto, complimenti al Palermo. Ottima organizzazione di gioco, grinta e straordinaria condizione atletica. Vittoria strameritata, al di là della sfiga di Inzaghi che in due partite si trova il terzo cambio bruciato per problemi fisici, perde il suo difensore più importante nei primi minuti e si trova sotto per un autogol dopo che Torres aveva sfiorato il vantaggio con una bella torsione di testa.
Poco altro da dire sul Milan… conferma dei preoccupanti sintomi apparsi a Cagliari, e scomparsa delle buone giocate viste finora da singoli come Honda e Menez, quest’ultimo sempre troppo innamorato del pallone. Io darei il suo posto a El Shaarawy fino a che non capisce cosa vuol dire giocare per la squadra.
Mi viene poi da pensare che Armero deve allenarsi davvero male, se si continua a preferirgli un De Sciglio così.
D’altra parte l’inconsistenza di questa rosa si era già vista l’anno scorso… e Pippo è un esordiente, non può fare miracoli. Quello che caso mai mi preoccupa è che mi aspettavo sì, come ha detto lui, momenti difficili nel percorso di crescita… mi aspettavo che potesse perdere delle partite per qualche sua ingenuità tattica o per inesperienza nel gestire i ruoli dei giocatori… ma mai avrei pensato di vedere una squadra approcciarsi così immotivata a una partita: supponenti, deconcentrati, molli e fermi sulle gambe.
Spero di essere smentito, ma temo che sabato a Genova sarà pianto e stridore di denti.

Stendo un pietoso telone da circo sulle ultime prestazioni della squadra e faccio due riflessioni di carattere generale.
La crisi c'è per tutti, ma un minimo di rapporto fra investimenti e livello di prestigio del club dovrebbe essere rimasto. Chi si è reso conto di non farcela più (Moratti) a torto o a ragione ha passato la mano. La tifoseria rossonera, ferma restando la gratitudine per gli anni d'oro, in questo momento è ostaggio di una proprietà/dirigenza che dispone (o vuole disporre) di mezzi appena sufficienti per gestire una squadra da metà clasifica/lotta salvezza... e infatti questo è il Milan di oggi, e l'Atalanta di ieri l'ha dimostrato anche se forse ieri il Milan ha pagato il punto "rubato" a Torino, nel senso che per intensità di attacco col Toro si doveva perdere, mentre ieri un pari ci poteva stare... bravi i bergamaschi a buttarla dentro (e creare comunque le occasioni più nitide) e "gestire" dopo.
A proposito, vorrei dire a Galliani: lasciamo perdere la goal line tecnology che ci risolve una partita su 150 e battiamoci per il tempo effettivo. Meglio un gol fantasma ogni tanto che 60 minuti di gente che si rotola per terra, giocatori sostituiti che si baciano in campo e portieri che telefonano a casa prima di rinviare.
Non lo dico per difendere l'indifendibile Milan e la reazione di Pippo con le solite polemiche sulla restituzione della palla, ma in generale, per il bene dello spettacolo allo stadio...

...Avremo toccato il fondo? Temo di no.
L'inferiorità di questa squadra, sovrastata da quella di Pioli che con i due due rigori che le spettavano e un Diego Lopez meno in serata avrebbe fatto una scorpacciata storica, è talmente netta che il turno di Coppa Italia è praticamente una formalità. Poi, salvo eventi imprevedibili, Pippo verrà esonerato e Tassotti, suo malgrado, si metterà al timone cercando di tirare la fine della stagione senza andare in B. Come l'anno scorso, come l'anno prossimo, come sarà fino a quando avremo questa proprietà e questa dirigenza, a cui i tifosi devono essere riconoscenti per il glorioso passato, ma che ora li rende ostaggi di una totale incapacità di partorire qualcosa che somigli ad un progetto di gioco. Soldi e idee si devono integrare, a volte si compensano... qui non abbiamo nè gli uni nè le altre. Rassegnamoci.
Spalletti costa troppo, quindi si inventeranno un mister della serie "il Milan ai milanisti" (Brocchi? Costacurta? Dalla Bona? Bruno N'Gotty?).
Oltre alle figuracce tecniche ora ci tocca sopportare pure quelle comportamentali... i nervi saltano e temo che il caso Mexes potrebbe ripetersi... bisogna stare attenti anche perchè i provocatori di professione lo sanno, e si danno da fare: Mexes è stato un perfetto idiota, e per fortuna ci ha lasciati in 10 a partita quasi finita... certo sull'episodio va detto che hanno sbagliato in due (anche il calcione di Mauri a termini di regolamento è "condotta violenta") ma solo uno ha pagato e chiesto scusa pubblicamente... però sei un professionista e non puoi perdere le staffe in quel modo.

Andiamo avanti, e vediamo quanto in basso si può cadere....

Premessa: complimenti alla Lazio (rad, se non sbaglio in tempi non sospetti ti dicevo che Pioli avrebbe potuto fare molto bene), per il resto tutto abbastanza scontato. Inutile commentare la partita... ormai non ci arrabbiamo neanche più.

La mia considerazione non è da tifoso del Milan, ma... dell'AIA.
Ci sono giornalisti, ma anche giocatori, allenatori e dirigenti, che io definisco "i cultori dell'episodio", che quando un singolo errore dell'arbitro (inteso come "squadra" arbitrale) decide la partita si indignano, chiedono la moviola in campo, la sedia elettrica in federazione, gli arbitri stranieri, parlano di campionato falsato, di complotti e di sudditanza psicologica e bla bla bla.....

Anche ieri la partita è stata decisa dagli arbitri, in ben tre occasioni che sarebbero state piuttosto "facili" da sbagliare. Albertazzi allarga il braccio per "proteggersi" da Alex che gli corre incontro e la palla lo colpisce cadendo fra i due... non impedisce il possesso ad un avversario e poteva essere battezzato come involontario, ma è rigore. Il controllo di mano di Pazzini che ha preceduto (ahimè) l'unica cosa decente della serata rossonera è quasi impercettibile, ma c'è. Idem il fuorigioco di Cerci.

Risultato quindi indiscutibilmente legato a decisioni degli arbitri: un rigore e due gol annullati. Tutto giusto, però... quindi scontato. Non ho sentito nessuno dire che Rocchi è stato il migliore in campo.
Anzi qualcuno è stato capace di dire che l'espulsione di Cana è stata eccessiva, ma prima di tutto presumo che Rocchi glie l'abbia promessa dandogli il primo giallo, e non poteva perdere credibilità, e poi... vorrei che chi dice questo assaggiasse dei tacchetti sul tendine di Achille... forse cambierebbe idea.

Dal discorso escludo assolutamente Pioli, che in campionato è stato effettivamente danneggiato e ha minimizzato (magari quando si vince lo stesso è più facile essere sportivi, però è da apprezzare).

che delusione.......

Senti cosa scrive "Il Tempo" (...delle PERE, aggiungerei...)

"La squadra di Pioli vola in semifinale battendo a San Siro un Milan piccolo piccolo (e fin qui tutto ok, ndr) nonostante l'infortunio di Mauricio e l'arbitro Rocchi che - si legge - ha tentato fino all'ultimo di ribaltare una partita saldamente nelle mani dei biancocelesti."

INFORTUNIO DI MAURICIO = è franato lui addosso al suo potiere, e ha fatto perdere lui da solo 6 minuti contro i 5 (nemmeno finiti) recuperati alla fine. Lo predico da anni: TEMPO EFFETTIVO !!!!!!

ARBITRO ROCCHI = Espulsione di Cana (unica decisione contro la Lazio) forse un po' severa, ma niente di trascendentale. Un rigore concesso a loro e due gol annullati a noi, come ho detto giusti, ma giustamente concessi... che altro doveva fare 'sto cristiano, espellere Cerci perchè ha la barba lunga? Che cazzo vogliono ancora da lui?

Il pirla che ha scritto questo articolo lo manderei una sola domenica a dirigere su un campo di allievi provinciali... secondo me passerebbe la settimana dopo a piangere.
Se sei accecato dal tifo dirigi un Lazio club, non un giornale