lo dico da tempi non sospetti: non è possibile che la pubblicità di alcuni farmaci sia scientificamente acquistata in taluni periodi anzichè altri, quando ci sono esattamente i picchi. E vi anticipo: non è sempre in autunno o in primavera, quando si è più soggetti durante i primi cambi di stagione.
C'è una strategia commerciale anche in tal senso, con le diffusioni dei vari virus influenzali.
Se da un lato ci sono metodi stocastici per analizzarne la diffusione, dall'altra - e ce lo insegna la stessa probabilità - non può essere sempre omogenea crescente e direzionale (poichè per fare un esempio, è come se nei dadi, l'1/6 della probabilità poi risultasse nell'uscita ordinata di 1,2,3,4,5 e 6, e sappiamo già che se avviene, è un evento 'non naturale').
vorrei dirmi meravigliato, ma non lo sono affatto.
Ciò che invece mi preoccupa è come Ebola si sia diffusa in maniera innaturale in 2-3 posti differenti, quando solitamente è un virus che per metodo di contagio rimane abbastanza 'confinato' in alcune specifiche aree (solitamente la diffusione inizia vicino ad aree attigue a fiumi). Devo dire che sono preoccupato e non poco. Quella non si cura.
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