Referendum trivelle

Credo che in pochi sappiano che il 17 aprile ci sia un referendum sulla durata delle concessioni alle compagnie petrolifere per le ricerche in mare.

La cosa scandalosa sono gli spot "informativi" della Rai: il 17 aprile ci sarà un referendum, per informazioni vai sul sito ...


Ma vogliamo prenderci per culo? Quanti sono gli italiani davanti al televisore che andranno a vedere di cosa si tratti e cosa devo scrivere SI o NO sulla scheda? Il problema è che non si vuole raggiungere il quorum, senza dire che si è d'accordo con le compagnie petrolifere.

Se fosse abolito il quorum minimo, questi problemi non ci sarebbero.

Sono stata la scorsa settimana al nostro ufficio del personale per comunicare che forse il 17 di aprile sarò impegnata con il referendum e per sapere le direttive della Direzione a riguardo, ma sono caduti dalla nuvole
per non parlare di molti dei miei colleghi

io lo so ora
e la mia regione è direttamente interessata a questa situazione visto che trivelleranno proprio di fronte ad essa

A mente fredda sull'esito del referendum, la rabbia verso gli spropositi del presidente del consiglio abusivo/condonato (poichè retto da un parlamento abusivo ma che non è stato fatto decadere) è tantissima.

Lui che parli di 300 milioni di euro "sprecati" con cui comprare 350 nuove carrozze per il trasporto pendolare.
Giusto per cronaca, bastava non comprare 3 F35 per ammortizzare la spesa, oppure evitare i 175 milioni di spesa per l'aereo presidenziale, oppure per tutte le marchette ai vari amici lobbisti.

Andando a guardare le cifre i 13.334.764 di Si allo stop alle trivelle se raccolti alle ultime europee avrebbero fatto il 46% di voti, 5 punti in più del famoso 41% del Pd.

Se rapportato alle ultime elezioni per la Camera si sarebbe sfiorato il 38% (la coalizione Pd che è poi andata a governare si fermò al 29.55%.


La cosa che più urta è il sentirsi come nel film il marchese del Grillo, con il premier che continua a ripetere "io so io e voi non siete un cazzo!"

Forse gli italiani stanno ancora troppo bene per ambire ad un cambiamento.