La riforma della buona(???) scuola

Da marito di un'insegnante precaria sto vivendo da vicino gli esiti della riforma della scuola alla buona di renzi.

Con questo riforma sono riusciti a far rimpiangere Berlinguer, Moratti e Gelmini in un colpo solo.

Sui giornali, i non addetti ai lavori, non si capacitano sul perchè gli insegnanti protestano e non accettano un posto fisso. Quindi hanno solo la pancia piena e poco voglia di muoversi.




Andiamo con ordine:
i precari che si trovano nelle graduatorie hanno per la maggiorparte vinto un concorso bandito dallo stato per insegnare.

La totalità degli insegnanti che protesta è gente di 40 anni o più che già da una decina d'anni è precaria nelle scuole della sua provincia.

In passato è stato chiesto di scegliere in quale provincia insegnare e quindi se qualcuno voleva trasferirsi lo ha fatto.

La notizia che non dicono e che c'è una sentenza della Corte Europea che obbliga l'Italia ad assumere gli insegnanti che per almeno 3 anni ricoprono la stessa cattedra da precari.

Allora il caro renzi cosa fa? Invece di dare atto a questa sentenza, si inventa l'assunzione di 100.000 precari.

Ma facendo questo non dice: allora vediamo chi è precario storico e insegna nelle scuole da almeno tre anni, stabilizziamo tutti questi (così come ce lo chiede l'Europa) e poi se rimangono posti vuoti, facciamo una graduatoria nazionale per coprire i posti vuoti, tanto se un insegnante non ha incarichi nella sua provincia accetterà di buon grado l'immissione in ruolo anche in un'altra regione.

invece cosa fa? Va all'incontrario. Assume prima i vincitori e gli idonei dell'ultimo concorso del 2012, tra cui c'è gente che non ha mai insegnato un giorno a scuola, e poi dall'avanzo dei posti va ad attingere dalle graduatorie storiche.

Così facendo però va a stravolgere la continuità, perchè i posti messi a concorso per la fase 0 ed A sono un poco di più del fabbisogno del normale turn-over. Quindi in tutta Italia la stragrande maggioranza dei precari storici non viene immessa in ruolo.

Questo nonostante dopo questa fase la quasi totalità delle scuole non è coperta con gli insegnanti che necessitano.

A questo punto il colpo di genio: tutti quelli che vogliono il ruolo devono entrare in una fase nazionale; in base al punteggio si verrà chiamati per essere immessi per gli avanzi della fase precedente in tutta Italia e saranno soprattutto gli insegnanti di materie tecniche e sostegno ad essere costretti a trasferirsi, ben sapendo che nella propria provincia di posti ce ne sono ancora.

Come se non bastasse al danno si potrebbe aggiungere la beffa, perchè se ad esempio, io docente di matematica da Palermo vado a Milano a ricoprire un posto nella fase B, nella fase C (quando si finisce in una disponibilità del preside-sceriffo) ci potrebbe essere un professore di matematica di Milano costretto a coprire un posto a Palermo.

Questa è la follia della riforma che gli insegnanti contestano, ma purtroppo non lo diranno in tv.
Si sono arrogati il diritto di sapere quello che volevano i professori, ma se si fossero confrontati non solo a parole con i docenti, queste cose le avrebbero capite e magari risolte con un po' di raziocinio.


Quando l'anno scolastico inizierà nel caos, ricordatevelo e non date la colpa "solo" ai prof.


Io so di certo che dalla scuola renzi ha perduto un sacco di voti