Coincidenze???

Ogni volta che segna, muore qualcuno importante. Sono cose che non si dovrebbero nemmeno dire e persino pensare. Con la sfiga si può scherzare, ma con la patente di iettatore attribuita a questo o a quello sarebbe meglio di no: si possono rovinare le esistenze delle persone. Però Aaron Ramsey nelle ultime ore è finito di nuovo nel ciclone della Rete e soprattutto dei social network. Ecco il perché.

Il 23enne centrocampista gallese dell’Arsenal non segna spesso però anche la morte di Robin Williams è arrivata dopo un suo gol, allungando una leggenda tra il trash e il macabro cominciata il 1 maggio del 2011, quando Ramsey face gol al Manchester United e il giorno dopo morì BinLaden.

La scia proseguì il 2 ottobre 2011 quando andò in rete contro il Tottenham e il giorno dopo morì Steve Jobs. Il 19 ottobre 2011 segnò contro il Marsiglia, e il giorno dopo toccò a Gheddafi.

L’11 febbraio 2012 Ramsey andò a segno contro il Sunderland e l’indomani Whitney Houston fu trovata morta di overdose.

Il 15 maggio 2013, Ramsey con la sua rete al Wigan “eliminò” un altro sanguinario dittatore, l’argentino Jorge Videla, morto 24 ore dopo.

Il 30 novembre 2013 Ramsey fece gol al Cardiff e il giorno successivo morì l’attore Paul Walker, quello di Fast & Furious.

Da ultimo, domenica 10 agosto Ramsey ha segnato contro il Manchester City nella supercoppa inglese, il giorno prima della morte di Robin Williams.

Coincidenze che hanno portato i malati di una certa statistica ad approfondire ulteriormente la faccenda. E’ emerso che Ramsey nella sua carriera ha segnato 29 reti e che dunque la percentuale di morti celebri per ogni gol sarebbe circa del 25 per cento. Resta da vedere se, con tutta la gente famosa che purtroppo trapassa ogni giorno, esistano comparazioni con i gol di altri calciatori. Ma forse certi conti sarebbe meglio non farli e neppure pensarli...

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