Pensiero rossonero....

giovannict83, 30/11/2013 12:20:

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Nessun commento sul fatto che Galliani si sia dimesso?

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Al tg di poco fa ho sentito che dopo una cena con Berlusca, ieri sera ad Arcore, la cosa si sia ricomposta e probabilmente almeno fino alla fine della stagione dovrebbe restare al suo posto.

Partiamo dalle buone notizie: due trasferte, due vittorie, sei gol segnati, un autogol subito… perché per me di autogol si tratta. Il tiro di Castro va in direzione di Gabriel e non sapremo mai se senza lo sfortunato intervento di Bonera la palla sarebbe entrata comunque. Ma andiamo avanti: Kakà conferma di non aver dimenticato di essere un campione, Birsa è una buona alternativa, Balotelli casca sempre nelle provocazioni a parole ma reagisce meno ai falli, Poli potrebbe giocare anche in porta, El Shaarawy è tornato in campo.
Note dolenti: ancora troppi passaggi sbagliati, rischi inutili corsi in difesa, problemi di mentalità e concentrazione… perché non puoi sparire dal campo quando hai completato la rimonta e ti trovi in superiorità numerica.

Al buon giovanni risponderei che la mia attenzione rimane sul campo. Come parere, così d’acchito, al posto di Silvio tirerei le briglie alla ragazzina, del tipo… io ti metto di fianco al numero uno per farti imparare qualcosa e tu cerchi di farlo fuori?
Però sai… le notizie e le smentite sono pane quotidiano, i giornalisti o presunti tali ci sguazzano e chissà quante fregnacce ci rifilano. Già spedivano Galliani alle più disparate società, e adesso si parla di accordo quadriennale. Sai che ti dico? Chissenefrega, l’importante è che i ragazzi facciano sempre un gol in più di quelli che prendono…

Spettcaolo deprimente.
Gli olandesi gridano allo scandalo, recriminano sul fatto che il Milan abbia fatto solo le barricate e perso tempo.
Hanno ragione.
Hanno ragione perché ricordano lo stadio di S. Siro, la maglia rossonera, immagini che danno l’idea di una squadra forte, temibile e rispettabile. Non riescono ancora a realizzare che è solo un’idea. Il Milan in questo momento è a tutti gli effetti una provinciale… e in 10 contro 11, con l’obbligo di portare a casa la pagnotta, ha fatto quello che avrebbero fatto il Cagliari, il Genoa o l’Atalanta… non a caso suoi vicini di classifica.
Anche al Milan comunque è capitato di dominare delle partite e non vincerle, o addirittura di perderle… un po’ per sfortuna, un po’ per mancanza di precisione o di cattiveria sottoporta. Vale anche per gli altri… cari lancieri, è inutile frignare tanto.
Insomma… povera Italia, si ritrova con la squadra più scarsa come unica rappresentante in Champions.
Sono attento al ranking, per cui godo della sconfitta del Porto e mi dispiaccio per Juve e Napoli. Però sul Napoli, al di là dei complimenti per la brillante vittoria sull’Arsenal, ho una considerazione da fare, di puro ordine matematico. Ho sentito parlare di “ingiustizia” per l’eliminazione a 12 punti in un girone “difficilissimo”. Era un girone di Champions… non mi pare che il nostro fosse una passeggiata. E anzi è proprio l’anomalia dei 12 punti a farmi pensare che era un girone più facile degli altri… perché era un girone a tre. Il Marsiglia ha chiuso, unica squadra della competizione, a zero punti! Come dire che 6 dei 12 punti li hanno fatti tutti… è sugli altri 6 che si è giocata la partita. Voilà.

Sentite cosa dice Fisher (estratto da TMW):

Possiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto questa sera ma avevamo bisogno di un gol e il pareggio non ci serve. Quando giochi contro una squadra come il Milan che sa difendere così bene, forse non è così positivo che resti in dieci. Forse 11 contro 11 sarebbe stato meglio, in ogni caso penso che abbiamo giocato un buon secondo tempo.


Evidentemente non guardano i filmati della serie A

Il vecchio Gio, 12/12/2013 12:27:

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Spettcaolo deprimente.
Gli olandesi gridano allo scandalo, recriminano sul fatto che il Milan abbia fatto solo le barricate e perso tempo.
Hanno ragione.
Hanno ragione perché ricordano lo stadio di S. Siro, la maglia rossonera, immagini che danno l’idea di una squadra forte, temibile e rispettabile.

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Forse gli olandesi sono rimasti ancorati ai tempi di Rocco sulla panchina del Milan e Crujiff in campo per loro!

Non farei tante storie per le barricate, da sempre nel calcio si sono viste e personalmente non le ritengo neanche scandalose se utilizzate da qualcuno consapevole che per limiti vari (condizione fisica, uomini poco in forma, infortuni, ecc...) non può fare di meglio.

Certe partite fanno capire quanto, negli equilibri del gioco, le energie mentali incidano almeno quanto quelle fisiche.
Il Milan ha giocato un primo tempo dignitoso, più o meno come quello del derby, creando anche qualche occasione in più. Con la differenza che stavolta ha trovato anche il golletto, in contropiede, dopo un ping pong di ripartenze su corner altrui. Bravo Emanuelson a crederci e ad imbeccare Kakà con lucidità e precisione dopo la sgroppata solitaria.
Centesimo centro del brasiliano e 1-0 all’intervallo… che forse va un po’ strettino, ma è già qualcosa.
Milan irriconoscibile al rientro: molle, impacciato e confusionario. L’Atalanta macina azioni su azioni, esalta un Abbiati in giornata di grazia e meriterebbe sicuramente un gol che ormai sembra solo questione di tempo, ma ha poca fortuna. E qui torno all’incipit. Non è stata la fine della benzina, e nemmeno una paresi collettiva. Solo paura. Paura che svanisce quando Balotelli apre la difesa nerazzurra e mette in mezzo una palla solo da accompagnare dentro. Robinho, si sa, non ama i gol facili e si esibisce in una grottesca ciccata sottomisura. Risolve Kakà per il 2-0. A quel punto il Milan si ritrova, festeggia il primo gol in serie A del piccolo Bryan, fa assaggiare il campo a Rami, gestisce bene il risultato e inizia l’anno con una vittoria… sotto gli occhi a mandorla del suo prossimo asso da calare.

Di solito sono contrario alla soluzione universale di tutti i problemi cioè il siluramento del mister. Ma stavolta lo accolgo con sollievo perchè Allegri, fermo restando il buon lavoro fatto con i giovani in questi anni, evidentemente non sa o non è più riuscito a dare a questo gruppo un'identità a livello mentale. E così il Milan prima annichilisce il Sassuolo con due gol in un quarto d'ora scarso, fugando eventuali dubbi sull'evidente gap tecnico, poi lo trasforma nel Real Madrid di Butragueno scomparendo praticamente dal campo. Un Milan normale, dopo aver incassato l'1-2 avrebbe detto: ok adesso ti schiaccio là e te ne faccio altri tre. Questo Milan è rimasto scioccato e impotente, salvo tentare il solito assalto disperato nel finale, punito persino dalla sfiga sul bel tiro di Honda e sul tap-in di Pazzini.
Bene l'esonero quindi, ma ora servirebbe un Capello, un Van Gaal, uno che prenda la gente a calci nel sedere e non guardi in faccia a nessuno.
Temo che uno come Seedorf, loro compagno di spogliatoio fino a ieri, sia ancora meno credibile di questo Allegri che aveva già il congedo in mano, e ci spinga ad una ardua e disperata lotta per la salvezza.

I grandi cambiamenti sono spesso complicati e traumatici, si portano dietro molte paure, grandi speranze, qualche illusione e... sempre parecchio casino.
La scommessa Seedorf è molto coraggiosa, io come tutti i tifosi rossoneri sono diviso fra perplessità e la speranza di una magica intuizione che possa regalarci un girone di ritorno tranquillo e magari un futuro soddisfacente.
Personalmente mi unirei ai ringraziamenti ad Allegri espressi dalla società e dalla curva, e mi dissocio con forza da coloro che l'hanno aspettato all'uscita di Milanello per insultarlo. Non vorrei che fossero i primi a rimpiangerlo.
Francamente non ho capito il movimento degli attaccanti. Matri non ha funzionato, ma cambiando la guida tecnica avrebbe potuto trovare una collocazione... sappiamo che è uno che la porta di solito la vede, la nostra in modo particolare. Vero che l'attacco è molto popolato, ma allora perchè riprenderci Petagna per regalare Matri alla stessa Fiorentina che l'anno scorso ci ha ammazzato di accuse polemiche e l'estate scorsa si è impuntata per negarci Ljajic?
Mah... da adesso in poi ho la sensazione che il popolo del Diavolo potrà aspettarsi tutto e il contrario di tutto. Ma andiamo per ordine e incrociamo le dita... ci aspetta lo Spezia

Di natura sono un ottimista… per cui in questo esordio del buon Clarence vedo il bicchiere mezzo pieno. Con le dovute riserve, legate al fatto che parliamo solo della prima partita, apprezzo il repentino (e spero duraturo) ritorno in campo di cose che avevo dimenticato: possesso, corsa, pressing alto, aggressività. Almeno fino a che c'è stata benzina da bruciare.
Se fosse davvero questo il nuovo Milan, sarebbe un buon inizio… un buon viatico per andare poi a correggere gli altri due problemini: uno è che di gioco (adesso anche bellino da vedere, con scambi di prima nello stretto e movimenti senza palla) se ne macina tanto… ma le occasioni limpide sotto porta, in proporzione, sono sempre poche. L’altro è quello stato d’ansia perenne che ci coglie appena gli avversari arrivano alla nostra trequarti… si vedono buchi ovunque, palle velenose perse o regalate inspiegabilmente… e permane quella sensazione, a cui i vari Nesta e Thiago Silva ci avevano disabituati, di poter prendere gol da un momento all’altro.
Comunque nessuno si aspettava di vedere questo Milan allo sbando trasformato in tre giorni nel Barcellona… era fondamentale partire con tre punti in saccoccia, e fino a qui missione compiuta.
Buon lavoro Clarence!

Non che ci fossimo illusi... ma si sperava che almeno l'adrenalina da cambio mister durasse un po' di più... invece ecco la replica della partita col Sassuolo. Avversario tecnicamente inferiore, annichilito nei primi minuti, vantaggio... e poi questo progressivo spegnimento della squadra che chiude rimontata e sconfitta tra sacrosante bordate di fischi dalle gradinate.
Difficile a questo punto pensare di ambire a qualsiasi cosa più di una dignitosa salvezza.

I tre punti sono tre punti... e le due vittorie consecutive, che dovrebbero essere meno del minimo sindacale, appaiono come una specie di impresa. Partita strana... in effetti nel primo tempo le occasioni non sono mancate, e forse ci si sta avvicinando a capitalizzare il possesso palla che si fa. Poca cattiveria (soprattutto Honda) in fase conclusiva.
Spesso questo Milan è stato punito al primo errore difensivo. Stavolta, visto che il primo ce l'hanno perdonato, Amelia ha estratto dal cilindro una autentica perla da "Mai dire goal" per mandare il Cagliari in vantaggio, e Sau deve aver pensato che in effetti rifiutare i regali degli ospiti non è carino.
Dopo la rimonta qualcuno ha detto che questo Milan combatte fino alla fine. Sbagliato. Questo Milan combatte SOLO alla fine, e nemmeno sempre. Nel secondo tempo il Cagliari (che con tutto il rispetto non è il Barcellona) ci ha fatto ballare con un torello di venti passaggi senza che un'anima buona andasse a fare un pressing degno di questo nome. Non è comportamento da squadra in svantaggio.
Al lavoro ragazzi.... la strada è lunga e complicata.

Non riseco a leggere certe dichiarazioni.
Sono milanista, ma cerco di essere obiettivo e non mi sembra di risparmiare critiche alla mia squadra quando una partita non mi piace.

Sau: bravissimo a segnare quel gol, ma non puoi dire "la partita l'abbiamo fatta noi" quando ti sei trovato in vantaggio senza aver fatto un'azione, ma solo sfruttando la seconda amnesia di Amelia, e hai tremato su cinque pallegol nitide. Tre di Honda, una di Balotelli e una di Kakà.
Astori: "a decidere sono stati gli episodi" certo, è sempre così. Ma forse il loro fallo di mano è un episodio e il rinvio sciagurato di Amelia no?
E già che ci sono... per come sono stati i tempi dei gol, in pratica il Milan trovandosi al 90° già in vantaggio, ha pagato con 5' di recupero le perdite di tempo dei cagliaritani fino all'87° .

Avevo abbandonato questo 3D... un po' perchè sono sotto scadenze al lavoro e ho meno tempo, un po' perchè non mi caga nessuno.

Però una cosa la vorrei dire: la sconfitta di ieri sera con l'Atletico, con almeno tre pallegol limpide nel primo tempo e discreta attenzione in fase difensiva, mi è piaciuta più della vittoria di venerdì col Bologna ottenuta per una prodeza balistica isolata di Balotelli a pochi minuti dalla fine dopo un'ora e passa con 80% di possesso palla senza un tiro in porta, e concreto rischio di prendere tre gol nelle due occasioni in cui il Bologna ha superato la metà campo
Il problema è sempre lo stesso: trasferire la mentalità Champions in campionato.

Io invece i tuoi commenti sul Milan li leggo sempre con piacere: hai una visione obiettiva del gioco senza la "taratura" del tifoso.

Per la partita ho avuto modo di vedere solo il gol: non si può lasciare così solo un attaccante nell'aria piccola.

Ti leggo con piacere anche io Giò ... solo che non essendo milanista e non vivendo la realtà societaria day by day, spesso mi limito a prendere atto delle tue osservazioni verso le quali non ho i mezzi per interloquire, e nei pochi casi in cui qualcosa da dire lo avevo ... sopra i miei post ci sono!

Il vecchio Gio, 20/02/2014 11:59:

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Avevo abbandonato questo 3D... un po' perchè sono sotto scadenze al lavoro e ho meno tempo, un po' perchè non mi caga nessuno.

Però una cosa la vorrei dire: la sconfitta di ieri sera con l'Atletico, con almeno tre pallegol limpide nel primo tempo e discreta attenzione in fase difensiva, mi è piaciuta più della vittoria di venerdì col Bologna ottenuta per una prodeza balistica isolata di Balotelli a pochi minuti dalla fine dopo un'ora e passa con 80% di possesso palla senza un tiro in porta, e concreto rischio di prendere tre gol nelle due occasioni in cui il Bologna ha superato la metà campo
Il problema è sempre lo stesso: trasferire la mentalità Champions in campionato.

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Anch'io ti leggo sempre con piacere e condivido la tua analisi in pieno, la differenza è che col Bologna ha fatto un grandissimo gol Balotelli mentre con l'Atletico Madrid avete giocato molto meglio voi, ma essendo molto più forti loro alla fine hanno vinto

L'anno scorso la mia squadra è stata il bersaglio preferito degli strali della Fiorentina, in concorrenza per l'ultimo posto in Champions. Si è sentito tutto e il contrario di tutto, persino quel rosicone di Bonolis si è "disinteressato" degli affanni nerazzurri dell'epoca per schierarsi con la Viola. Come al solito la verità sta nel mezzo: è vero che il Milan ha avuto un rigore scandaloso all'ultima contro il Siena e lì le polemiche mi stanno pure bene... un po' meno quando si dice che il Milan è stato aiutato nello scontro diretto (2-2) per l'espulsione di Tomovic, quando nella stessa partita si è dato un rigore inguardabile su Liaijc e si è ignorata una "parata" in area di Roncaglia. Vabbè... acqua passata.
Quest'anno, col Milan fuori dall'elite della serie A, nel mirino viola ci sono altri... anche se qualcuno tipo Bucchioni si attacca ancora a qualsiasi cosa per darci contro.
Ho sentito delle 4 giornate rifilate a Borja Valero e non entro nel merito.... ma ringrazio il cielo, le stelle e il paradiso tutto che Fiorentina - Mian sia fra 5 giornate.

Ieri sera ho capito che il Dio del calcio esiste… e decide. Quando una squadra deve vincere, non ce n’è per nessuno. Lo dimostra la sottile differenza fra la traversa di Tevez rimbalzata in rete e quella di Robinho tornata in campo a negarci persino il gol della bandiera. A parti invertite sarebbe uscito un pareggino… forse un po’ più coerente con l’andamento della gara.
La storia delle partite del Milan a S. Siro contro le “grandi” ( Inter, Roma, Napoli, Atletico, Juve…) segue un copione infallibile. La squadra va in campo con il piglio giusto: aggressiva, veloce e autoritaria quanto basta. Fa gioco, possesso palla, crea occasioni, le spreca, magari riesce pure a segnare… ma viene sistematicamente punita in contropiede. Ok… è risaputo che il gioco d’attacco espone a dei rischi, ma dovrebbe anche produrre qualche gol in più, non solo pali, traverse, palloni in curva e nove in pagella ai portieri avversari.
Scherzi a parte, complimenti alla Juve che la fortuna l’ha avuta ma se l’è anche cercata… e ci ha dato una lezione di solidità difensiva, ed efficacia offensiva… o forse ha semplicemente messo in evidenza il fatto che dietro non sappiamo aggredire e davanti abbiamo piedi buoni ma poca forza d’urto, nonostante il lodevole impegno del buon Pazzini.
E soprattutto auguri di pronta guarigione ad Andrea Poli, che ho sempre considerato uno degli acquisti più utili, e sicuramente il più sottovalutato, del nostro mercato estivo.

Sarò breve....

magari a Udine si perdeva comunque, ma io la formazione anti Juve l'avrei confermata. Non abbiamo ricambi all'altezza e questo eccessivo turnover (senza nulla togliere all'ottima gara disputata dai friulani) forse ci ha fatto buttare via preziosi punti in campionato in nome di quello zerovirgolaqualcosapercento di possibilità che ci giochiamo a Madrid... giusto perchè la palla è rotonda.
Comunque forza e coraggio, ragazzi... spero ovviamente di essermi sbagliato

Purtroppo non mi sbagliavo. Mi domando fino a che punto le "seconde linee" avrebbero fatto peggio ieri sera... 4-0? 6-1? Cambia poco, ma almeno avremmo forse rosicchiato qualcosa a Udine e non arriveremmo a zero energie di fronte a questo ottimo Parma pronto a darci l'ennesimo dispiacere.