Grazie Roma

In questi giorni si è sentito di tutto... io ho un pensiero che a qualcuno può sembrare buonista, ma in realtà è soltanto che vedo il tifo contro come un atteggiamento rosicatorio, comunque da perdenti. Del tipo... "visto che la mia squadra non mi dà mai una gioia, allora gioisco delle disgrazie altrui".
E' una considerazione che ho fatto anni fa, guardando con un senso di compassione i caroselli nerazzurri in giro per Milano dopo la notte di Marsiglia...
Da vecchio milanista ho vissuto tante notti europee come questa giallorossa... ho goduto dei quattro schiaffoni (indimenticabile il terzo di Savicevic) al grande Barcellona di Cruijff, che già alzava la coppa dal giorno prima...
Oggi sono contento per i romanisti, e sinceramente non capisco molto i miei compagni di tifo che sfottono gli Juventini, eliminati ma comunque autori di un'impresa degna di applausi... dimenticando che noi abbiamo fatto un'Europa League si e no dignitosa e siamo stati maltrattati da un Arsenal molto ma molto inferiore al Real.
Detto questo, non riesco ad essere d'accordo con Buffon per un fatto squisitamente sportivo. Non so se il rigore c'era o no, e non entro nel merito per un semplice motivo: mio figlio opera ancora oggi nell'AIA come osservatore, ed ha arbitrato per diversi anni... per poco che l'abbia potuto seguire all'inizio della sua carriera nel settore giovanile, ho capito delle cose. Ci sono ragazzi di 16 anni che vanno in campo sperando nel gol da cineteca, nella parata decisiva, nella prestazione da 10 in pagella che faccia di loro gli eroi della giornata... e c'è un ragazzo di 16 anni che va in campo col fischietto e con l'unica certezza, comunque vada, di raccogliere insulti e minacce, quando non sono botte o quando non deve chiamare i Carabinieri per poter uscire dal campo... perchè ogni decisione che prende, giusta o sbagliata, scontenta qualcuno... soprattutto quelle orribili orde di mamme e nonne incompetenti che fino a due anni prima odiavano il calcio, ma improvvisamente diventano ultras, a volte aggressive e violente...
Eppure anche lui come gli altri si alza alle sei di mattina, rinuncia alla discoteca la sera prima, e in campo corre più degli altri 22... perchè dirige da solo, e da dove si trova deve valutare persino il fuorigioco. E guai se sbaglia.
So quanto sia dura arrivare anche solo in prima categoria... per questo io, tifoso da divano, non mi permetto di discutere la decisione di un Internazionale.
Detto questo, purtroppo, la storia del calcio è piena di beffe e di risultati ingiusti rispetto al presunto merito sportivo... ma un arbitro non può guardare a queste cose, premiare una squadra per questioni morali... guai se lo facesse. Lui può pure sbagliare la valutazione tecnica, ma deve semplicemente applicare il regolamento in base a quello che vede.