Guardando la realtà rossonera, o almeno quello che trapela dalle cronache, e facendo un confronto con certe affermazioni e dichiarazioni che leggo qua e là, mi viene in mente questo patetico personaggio.
Rilevo l'ostentazione di una classe e di una grandezza che non hanno riscontro nei fatti, e non faccio del disfattismo per i (pur indicativi) risultati indecenti delle amichevoli in America, ma per come ormai da anni questa società si sta muovendo e comportando.
Tifosi e appassionati sono stufi di sentirsi raccontare che lo stipendio di Robinho blocca il mercato. Abbiamo appena finito di spandere merda per quella specie di ecomostro in ex area Fiera (ai tifosi la sede storica di via Turati andava benissimo) e poi non possiamo pormetterci quattro giocatori decenti per puntellare la squadra?
Qui qualcuno non ha capito che il marketing lo fai solo se vinci qualcosa ogni tanto.
Se abbiamo deciso di diventare una "provinciale" (ma con una sede bellissima!) va benissimo, ma almeno non sbanderiamo obiettivi di Champions che per salvare il blasone uccidono la dignità sportiva. Bambole, non c'è una lira... abbiamo speso tutto in alogene e specchi? Ok, dichiariamo di puntare ad una comoda salvezza, e finiamola di fare i grandi senza esserlo. Le ultime dichiarazioni sulla "linea verde" del resto la dicono lunga: non compriamo più campioni, forgiamo giovani talenti... per rivenderli alle grandi squadre, quelle vere.
Come le cosiddette "provinciali" fanno da quando esiste il professionismo
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