killing zoe, 21/02/2015 11:05:
Non commento i post apparsi sulla pagina FB pechè incommentabili e non giustificabili. Il problema alla base di tutto è ben altro, è il sistema carcerario italiano allo sbando con conseguenze per quelli che devono scontare una pena e per chi ci lavora. Conosci l'ambiente e sai bene che il numero di strutture che consentono un percorso per il reintegro nella vita "civile"sono quasi pari a zero basta vedere il tasso di "recidivi"...
Su questo devo in parte smentirti. Il tasso di recidiva per i detenuti è altissimo, mentre quello dei detenuti ammessi a misura alternative è molto ma molto più basso, si parla dal 80% al 15%. Questo per una semplice cosa: il lavoro nobilita l'uomo.
Al sud soprattutto questo problema è sentito e non solo ora che siamo in crisi, ma da sempre.
Infatti esiste un maggior tasso di recidiva nel meridione, proprio perchè finito di espiare la pena, le aziende non possono proseguire a dare uno stipendio completo ad un ex galeotto e sono costrette a licenziarlo, così questo torna a delinquere per campare.
Poi nel concreto si subiscono sempre tagli di risorse, di personale, blocco del turnover (sono ormai 15 anni che non si assumono "civili" nella mia amministrazione) e si pretende di garantire sempre gli stessi standard qualitativi.
E ci si dimentica che un detenuto in espiazione di misure alternative ha un costo economico notevolmente minore di uno dietro le sbarre, ma il costo sociale risulta enorme perché l'opinione pubblica preferisce stare "tranquilla" vedendoli in galera.
Anche le strutture di reintegro non sono così poche come si crede, anche perchè molte strutture sono sovvenzionate per alloggiare persone che hanno commesso reati e che hanno problemi psichici e/o di tossicodipendenze.
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Uepino non è Schettino...è rimasto a bordo fino all'ultimo
Ka cimm a fe?
Ciao Clara